Silene: proprietà, benefici,usi in cucina e curiosità sulla pianta
Silene:da maggio a settembre nei prati e lungo le strade troviamo i fiori di Silene vulgaris, o anche fiori della luna. Una pianta spontanea a commestibile
Silene, una pianta da conoscere. Da maggio fino a settembre nei nostri campi, prati e lungo le nostre strade compaiono i fiori di Silene vulgaris o italica, chiamati anche fiori della luna. Sono molto particolari perché sembrano dei calici rosa con alla sommità dei fiori bianchi. La Silene appartiene alla famiglia delle Cariofillacee ed è una pianta erbacea spontanea perenne e commestibile molto buona. Non tutti la chiamano Silene, è anche chiamata “strigoli”, “sonaglini” o “carletti” soprattutto in ambito locale. È moto diffusa in Italia ma anche in Spagna e Portogallo.
La storia racconta che il nome Silene ha origine dalla mitologia greca. La forma del fiore richiama il ventre rigonfio di Silenus essere semidivino per metà uomo e metà cavallo compagno del dio Dionisio.
Le proprietà
Non è una pianta inserita nell’elenco delle piante officinali, pertanto non vi sono studi approfonditi. In ogni caso è nota fin dall’antichità per le sue proprietà depurative. Fornisce buon apporto di vitamina C, sali minerali, acidi grassi essenziali e saponine. Ha proprietà diuretiche, favorisce il transito intestinale concorrendo al benessere dell’intestino, può essere utilizzata per alleviare i disturbi agli occhi. Ha proprietà emollienti ed è pertanto utilizzata nella preparazione di cosmetici, dai saponi alle creme.
La silene in cucina
Si utilizzano i germogli, tagliati a una lunghezza di circa 5 centimetri e le foglie, il sapore è delicato leggermente amorognolo. Può essere consumata cruda nelle insalate, ma la maggior parte delle ricette la utilizza appena scottata in padella o bollita per preparare frittate, torte salate, ma anche minestre e risotti.
Risotto depurativo curcuma e silene
Se volete depurarvi con gusto, ecco una ricetta davvero sana e gustosa.
Ingredienti per due persone:
160 gr. di riso integrale
100 gr. di germogli di silene
un pezzo di porro
½ litro di brodo vegetale
30 gr di grana grattuggiato (facoltativo)
un cucchiaino scarso di curcuma
Preparazione (45 minuti circa, a seconda della qualità di riso)
In un tegame fate rosolare il porro tagliato fine, appena dorato aggiungete il riso. Tostatelo per qualche minuto e aggiungete il brodo, lasciatelo cuocere e quando manca qualche minuto alla fine della cottura aggiungete i germogli di silene e la curcuma. Se di vostro gradimento aggiungete un pizzico di grana e servite.
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