Perché non ha senso chiedersi di cosa parlano le canzoni di Calcutta
Sguardo perso, gregge di pecore sullo sfondo, felpe larghe e cappellino coperto dal cappuccio. Edoardo D’Erme, in arte Calcutta, dopo il successo dell'album "Mainstream" è diventato uno dei cantanti più apprezzati della scena ITPOP (un tempo "indie"), per la sua capacità di raccontare il senso di smarrimento di una generazione. Il suo nuovo disco, "Evergreen", contiene brani già entrati nel cuore dei fan (Orgasmo, Pesto, Paracetamolo), ma a voler spiegare a tutti i costi il loro significato, si rischia di cadere in un’iperlettura che smorza tutto il piacere dell'ascolto
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